Sostituiamo il degrado dell’ex tennis con il bello di un giardino storico.

E’ passato un anno da quando abbiamo raccolto, con il WWF Trentino; Italia Nostra e Comitato Sviluppo Sostenibile quasi 5000 firme per ripristinare i giardini storici nell’area ormai abbandonata dell’ex-tennis.

Per il ripristino è già pronto un progetto, gratuitamente donato al Comune e c’è la disponibilità del Muse e fornire consulenza e qualche essenza arborea di pregio.
Cosa è accaduto a questa richiesta?
Cosa vale la voce dei cittadini e degli amici di Arco che hanno voluto firmare?
Noi comunque vogliamo riportare l’attenzione sulla gente e sui giardini per rispetto del nostro e del loro impegno.
Ripristinare i giardini storici può essere l’occasione di estendere il centro storico di Arco, ampliare un polmone verde, aumentare le occasioni di svago e socializzazione, creare luoghi salubri e fruibili per tutti, residenti e visitatori.

Presidieremo i giardini, con momenti di diversa natura, parleremo con le persone, raccoglieremo idee, commenti, pareri, un modo per far sentite la nostra voce affinché sia un incentivo per chi ci rappresenta e un’occasione per non rassegnarci all’abitudine al degrado.
Ecco perché abbiamo deciso di trovarci nei giardini attigui all’ex tennis per otto appuntamenti nel periodo che va dal 14 giugno fino al 30 luglio (gli incontri si terranno dalle 10,00-12,00 nelle giornate del 14 giugno, 6, 12, 23 luglio, dalle 20,00-22,00 il giorno 24 giugno e nei pomeriggi dell’1, 20 e 30 luglio dalle ore 16,00 alle 19,00).

Inizieremo, martedì 14 giugno dalle 10.00 alle 12,00 con Chiara Parisi che racconta i nostri giardini.

Speriamo così di poter restituire ad Arco un po’ dell’eleganza e della vivibilità che ha da sempre attirato i turisti e deliziato gli abitanti.

Il Comitato Salvaguardia dell’Olivaia

Pubblicato da salvaguardiaolivaia

Il Comitato Salvaguardia dell'Olivaia nasce ad Arco nel 2013 e si interessa della salvaguardia del paesaggio nell'Alto Garda. E' composto da cittadini che pensano che l'ambiente altogardesano sia da preservare dalle colate di cemento e dall'eccessiva antropizzazione che lo minacciano fino a renderlo irriconoscibile. Così prezioso, così fragile!