Il progetto per il recupero dei Giardini storici di Arco

Qui di seguito il progetto presentato all’Amministrazione di Arco per il recupero dei giardini storici e di Viale delle Palme.


Ridiamo vita a Viale delle Palme

e ai suoi giardini storici

Arco, aprile 2013- aprile 2015

A cura della dott.ssa Chiara Parisi
Con il sostegno di
WWF – Comitato per la Salvaguardia dell’Olivaia – Italia Nostra
– Comitato per lo sviluppo sostenibile

PREMESSA

La città di Arco deve la sua fama di luogo ristoratore della salute e dell’anima al suo clima e al suo paesaggio naturale e culturale. Molto è mutato nella valle del Basso Sarca da quel lontano fine Ottocento in cui Arco fu scelta come riviera da abbellire e custodire. Le guerre mondiali prima, il boom economico, associato ad un aumento spropositato della popolazione e delle costruzioni poi, hanno risparmiato ben poco dell’antico splendore della Arco “Kurort”. Proprio la cementificazione spinta del paesaggio italiano e, nel nostro piccolo, anche della nostra valle, ha portato il Bel Paese molto in basso nelle classifiche dei luoghi più visitati e turistici d’Europa. Mentre molti Paesi si ingegnano nel difficile compito di dare visibilità ai loro luoghi naturali e culturali, noi ci limitiamo a vivere di rendita e spesso a distruggere, deturpare e abbandonare l’immensa e inestimabile eredità lasciataci dal passato.

Arco si sta avviando verso la cancellazione delle sue peculiarità senza rendersi conto che così facendo sta minando anche l’attrattiva turistica.

Non tutto è però perduto, qualcosa è stato salvato e risparmiato, grazie al lavoro e alla passione di chi ci ha preceduto, e ora sta a noi tentare diproteggerlo e di restituirlo alla comunità arcense prima e a tutti coloro che amano questa città.

Tutelare il verde ad Arco non significa soltanto tutela del paesaggio, della natura e della salute ma anche tutela economica. Si ricorda che per il suo fortunato clima, che permette la vegetazione di piante della tipica flora mediterranea, Arco è detta anche “la Nizza del Trentino”.

Ci si pone l’obiettivo della valorizzazione del verde di Arco, restituire al centro storico e ai suoi fruitori la bellezza dell’ottocentesca promenade di Viale delle Palme diventa un passo centrale e urgente.

Viale delle Palme, infatti, assieme a Viale delle Magnolie e alle passeggiate nei giardini principali, collocati nella piazza che a fine ottocento era denominata “Piazza di cura”, rappresentavano il cuore di un’attività turistica che basava la sua attrattiva proprio sulle lunghe passeggiate immerse nel verde perenne.

Arco, grazie al suo clima particolarissimo, permette la compresenza di specie botaniche di enorme pregio provenienti da ogni angolo del pianeta, e piante tipiche di un clima alpino, con quindi la possibilità di scegliere varietà per i giardini che siano verdi e rigogliose anche in inverno. La peculiarità dei giardini di Arco sta proprio nel presentare piante esotiche di enorme pregio in quanto a dimensione e unicità, che si accostano, in perfetta armonia, a varietà locali e mediterranee.

Mentre i giardini centrali hanno mantenuto il loro splendore e la loro importanza, nel corso degli anni Viale delle Palme è stata relegata al semplice ruolo di via di passaggio. Pochi sono coloro che si fermano ad ammirare la geometria delle sue aiuole e la particolarità delle essenze scelte in passato per accogliere gli ospiti del “Kurort”.

Non tutte le essenze sono sopravvissute ad inverni rigidi, per incuria o disinteresse: alcuni maestosi cedri dell’area circostante hanno, ad esempio, dovuto lasciare il posto a olivi secolari provenienti dal sud dell’Europa, a parcheggi e così via. Eppure, se ci si sofferma ad ammirare con occhi attenti il paesaggio di quello che fu una promenade, ci si accorge che molti maestosi esemplari sono ancora lì ad attendere che ci si rivolga a loro con il dovuto rispetto. Nella sola area dei giardini attorno a Viale delle Palme, in un censimento effettuato agli inizi degli anni 2000, sono stati contati 46 esemplari di pregio, a cui vanno aggiunti 31 esemplari di minor pregio, siepi e bordure. Questo valore, giunto fino a noi, deve essere tutelato e restituito ai cittadini e agli ospiti di Arco in tutto il suo splendore con lo scopo di ridare vita ad un angolo di giardino dimenticato, valorizzando Viale delle Palme perché torni ad essere punto centrale di Arco nonché suo polmone verde.

OBBIETTIVI

– Tutelare il paesaggio come eredità storica ed economica da trasmettere alle future generazioni

– Valorizzare l’immenso patrimonio storico, culturale e paesaggistico di Arco

– Restituire ad Arco la sua unicità climatica e floristica

– Restituire consapevolezza e partecipazione alla cittadinanza

– Migliorare il benessere fisico e psichico dei cittadini

– Ridurre l’impatto ambientale della cementificazione

– Aumentare ed incentivare il verde privato e pubblico come risposta

all’inquinamento dell’aria e in tutela degli equilibri idrogeologici

– Aumentare il valore culturale, sociale ed economico del centro storico

– Sostenere ed incentivare un turismo più verde e consapevole

STRUMENTI

Il progetto prevede le seguenti fasi:

fase 1: la bonifica dell’area ora occupata dai campetti da basket dell’ex Arco Giovani con l’eliminazione delle strutture in metallo, reticolati e la pavimentazione in cemento ora presente;

fase 2: il censimento e la tutela degli esemplari arborei di pregio ora presenti nel giardino e nelle aiuole circostanti l’area;

fase 3: l’ampliamento dei giardini occupando l’area ove ora sorgono i campetti da basket, andando ove è possibile, grazie allo studio delle foto d’epoca, a ricreare le aiuole secondo le forme realizzate agli inizi del ‘900. Sarebbe una nota positiva ampliare i giardini anche nelle aree ora occupate dagli edifici che si trovano quasi in stato di abbandono e quindi prevedere il loro abbattimento;

fase 4: scelta delle varietà botaniche da piantumare in sostituzione degli esemplari malati e nelle nuove aiuole. Questa fase deve essere eseguita seguendo criteri scientifici e coerenti con la definizione di “giardino storico” e con il contesto paesaggistico dell’area. Si richiede, quindi, l’intervento di professionisti con specializzazione in studio e realizzazione di giardini storici. Si prevede la possibilità di inserire un laghetto con ninfee con rimando a quello presente nel parco a metà del ‘900, molto amato dai cittadini di Arco.

fase 5: creare e collocare delle mappe dei giardini con le varietà floristiche presenti per evidenziarne anche il valore didattico e scientifico;

fase 6: creare una continuità con Viale delle Palme per il quale si suggerisce di proseguire con la pavimentazione presente nell’area della piazza e dei giardini centrali. Andranno inoltre curate le aiuole presenti rispettando le esigenze delle varietà piantate, preservando eventualmente con ripari le varietà più sensibili alle temperature invernali;

fase 7: per aumentare il pregio dell’area e aumentarne il valore culturale, si potrà prevede il posizionamento di foto o cartoline che ritraggano la promenade e la sua storia;

fase 8: a lavori conclusi si vuole far divieto di parcheggio sull’intera area interessata dal progetto, ad esclusione dei mezzi commerciali nei giorni di mercato su Viale delle Palme.

BENEFICIARI

– La cittadinanza, come fruitore principale del centro storico. Il rifacimento dei giardini sarà in grado di aumentare il benessere psicofisico grazie all’ambiente ristoratore, il microclima creato dalle piante e l’armonia del paesaggio. Non è da sottovalutare il ruolo importante di depurazione dell’aria che saprà avere questa ritrovata area verde e il beneficio psicologico che la cittadinanza ha nel vedersi restituita una parte della propria identità storica.

– Le attività economiche legate al turismo, in particolar modo bar, ristoranti, alberghi, campeggi, case vacanze, agriturismi e negozi.

– Le strutture sanitarie private, che basano parte della loro attrattività proprio sulla presenza di un ambiente sano e piacevole.

– L’amministrazione pubblica per una maggiore sintonia con le esigenze e la qualità della vita dei cittadini, diritto riconosciuto dalla Convenzioneeuropea sul paesaggio, e dei turisti sempre più attenti al rispettoambientale e ad un’economia virtuosa.

ALTRE RAGIONI

Le ragioni alla base del presente progetto possono risultare più chiare alla luce del documento dell’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Arco di data 13 aprile 1996 dal titolo “ARCO PROGETTO VERDE”. Alla realizzazione di questo documento parteciparono alcuni esponenti politici locali e architetti, ingegneri e botanici provenienti da importanti istituzioni come l’Università di Venezia e di Trento e il Museo Tridentino di Scienze Naturali.

Questo documento è la testimonianza del dettagliato e attento studio effettuato in previsione di un restauro dei giardini Segantini di Arco e di un progetto globale del verde di Arco in cui si prevedevano lavori di riqualifica di Viale delle Magnolie, del Viale delle Palme e dell’area tennis che all’epoca non era ancora ex.

Si tratta di un lavoro imponente che ha restituito ad Arco il suo meraviglioso giardino in perfetta armonia con la piazza, la Collegiata e il centro storico. Purtroppo, per svariate ragioni, non è stato possibile completare all’epoca l’opera di ripristino e ciò ha contribuito al progressivo abbandono e conseguente declino dell’area di Viale delle Palme e dell’ex tennis.

Sono passati quasi vent’anni dalla stesura del progetto, ma il suo valore e la necessità di portare a compimento quel progetto è più che mai attuale.

Di seguito menzioniamo a titolo di esempio alcuni passi di tale documento.

“Il giardino storico presenta delle caratteristiche particolari, dei valori che lo differenziano da un normale giardino, sia pubblico che privato.” Carlo Oradini

“L’area attualmente occupata dagli impianti del tennis dovrà essere ristrutturata in funzione, anche, della sua vocazione a porsi come polo visivo della via Gardesana da Riva.” Luciano Testa “Viale delle Palme dovrà riacquistare la sua forma originale di “Piazza” di passeggio, fortemente relazionata alla sostanziale simmetria dell’edificio del Casinò, pur conservando, ed anzi possibilmente sottolineando ulteriormente, il rapporto, istituitosi nel tempo, con la ex Stazione ferroviaria.” Luciano Testa Ist. Univ. Arch. Venezia

“L’area attualmente occupata dalle attrezzature tennistiche dovrà acquisire funzione di polo simmetrico (sia dal punto di vista sostanziale, sia dal punto di vista formale) ai nuovi giardini Segantini, costituendo così bilanciamento terminale ovest di tutta l’area del verde centrale.” Luciano Testa Ist. Univ. Arch. Venezia

Alle indicazioni dei tecnici e alle motivazioni di allora si aggiunge oggi la preoccupazione e l’urgenza di restituire ad Arco parte di quella bellezza che si sta compromettendo a causa della drastica riduzione del verde privato e delle architetture Liberty via via cancellate e sostituite da architetture anonime e fuori scala. Almeno sulle aree pubbliche i caratteri tipici di Arco devono essere preservati.

Restituire ad Arco il suo giardino, come inizio o continuazione di un restauro delle aree verdi che caratterizzano la nostra cittadina risulta pertanto un passaggio nodale nell’interpretazione della città, del suo paesaggio e della sua urbanistica. Questo angolo verde ritornerebbe ad essere, come in passato, un importante punto di incontro e di passaggio essendo, tra l’altro, facilmente fruibile da parte degli ospiti di alberghi, case di cura e scuole. Inoltre, la sua collocazione lo rende un cuscino verde tra l’area storica e le arterie principali, una sorta di benvenuto per chi transita. E’ doveroso quindi pensare a tutta l’area come progetto unico in cui elementi nuovi ed elementi storici possano integrarsi in maniera armonica. Di qui la necessità di una nuova pavimentazione per Viale delle Palme che ridia dignità all’antica promenade, del restauro delle aiuole del Casinò e del ripristino del giardino storico nell’area ex tennis. Quest’opera ridarebbe vita e luce anche al centro storico e alle attività commerciali limitrofe, poiché un luogo bello dove passeggiare aumenterebbe il valore intrinseco dei giardini centrali ed attrarrebbe certamente più visitatori, e diverrebbe degna cornice espositiva per manifestazioni importanti come Arco bonsai e gradevole corridoio che condurrà al futuro centro/teatro.

RIPRISTINO DEL GIARDINO NELL’AREA EX TENNIS

Nella Tavola 1 sono rappresentate le sagome delle aiuole previste nel progetto di ripristino del giardino nell’area “ex tennis”. L’idea è nata da chi ha condiviso il pensiero che non ci fosse per quest’area nessun’altra vocazione che non quella di essere nuovamente un giardino. Si è ritenuto quindi fondamentale ridisegnare le aiuole con le sagome il più possibile riconducibili a quelle presenti ad inizio ‘900. Tale disegno è stato possibile confrontando diverse cartoline degli inizi del ‘900 che rappresentano l’area in esame, fotografata da diverse.

Il disegno definitivo delle aiuole è stato realizzato dopo un attento lavoro di sovrapposizione della carta attuale dell’area con quella ricostruita, di modo da poter inserire all’interno delle sagome i tronchi delle specie arboree attualmente presenti. È stata fatta particolare attenzione, durante questa fase, a non alterare la geometria delle aiuole, mantenendo l’originale armonia delle forme e le dimensioni dei vialetti di passeggio.

È stata ampliata l’aiuola a sud facendola aderire con il muro di contenimento del marciapiede, è stata poi eliminata la siepe a nord, di poco pregio per varietà e per età dell’impianto, in quanto si è ritenuto rilevante creare continuità tra il giardino e il viale, dando così maggior spazio e luce alle due magnolie ora sacrificate. Si prevede la sostituzione delle conifere scomparse nell’angolo sud ovest.

Per quanto riguarda la piantumazione di nuovi esemplari nelle aiuole ricostruite, si richiede la consulenza di botanici specializzati nel restauro e studio dei giardini storici, non ci si sofferma in questa fase, quindi, sulla scelta o la posizione delle piante. È comunque plausibile la scelta di specie che possano aumentare la biodiversità e il pregio scientifico e paesaggistico dei giardini. I nuovi esemplari andranno piantumati nelle prime fasi del loro sviluppo, e quindi di piccole dimensioni, rispettando i tempi naturali di accrescimento, con la conseguenza che ci si troverà davanti a un giardino in divenire.

Il vantaggio si ha anche dal punto di vista paesaggistico, infatti, per i primi anni la parte centrale del giardino rimarrà ariosa e soleggiata, così come doveva apparire agli inizi del ‘900.

Progetto-giardini-TAV1.png

Questo studio (Tavola 2) permette di ottenere una sorta di anfiteatro verde costituito dalle essenze arboree risalenti al primo giardino, che creano una barriera da traffico e smog, ma anche un’accoglienza maestosa per chi entra in Arco, con l’aggiunta di uno spazio ampio nel centro con panchine al sole e all’ombra che possono essere usate a seconda della stagione e

Nel progetto si è prevista l’eliminazione dei muretti perimetrali delle aiuole. I motivi sono sia estetici che pratici. Il prato direttamente collegato con i viali facilita la manutenzione delle aiuole. Si riporta, inoltre, il diretto collegamento con la struttura dei giardini centrali, risaltando ulteriormente la continuità del paesaggio.

Rispetto agli originali giardini di inizio ‘900 si è deciso di sostituire una delle aiuole con un piccolo laghetto in cui sono state inserite ninfee e fiori di loto. Questa scelta è nata dall’affetto riportato dai cittadini di Arco che ricordano con piacere il laghetto qui realizzato

L’acqua nei giardini è sempre stata elemento importante di notevole bellezza, dal punto di vista paesaggistico sarebbe un richiamo alla fontana posta in corrispondenza dell’asse Viale delle Palme – ex stazione ferroviaria. In questo modo l’acqua si ritroverebbe al centro del dedalo di vialetti e circondata da panchine poste all’ombra di pergolati con rose antiche rampicanti. Per ovviare al pericolo di possibili cadute nell’acqua si prevede una catenella attorno al perimetro del lago stesso, ricordando che in nessun punto tale struttura supererebbe gli 80 cm di profondità. Mentre per quanto riguarda il problema delle zanzare si può facilmente intervenire con l’inserimento di piccoli pesci come le gambusie, specie americana molto vorace.

Si vuole lasciare però aperto il confronto in merito alla presenza del laghetto con gli esperti in materia di giardini storici per comprendere se tale opera, pur molto amata dai cittadini, sia effettivamente consona alla tipologia di giardino che si vuole realizzare, e collocata in armonia con esso.

Progetto-giardini-TAV2.png

Nelle Tavole 3 e 4 è possibile vedere come l’ampliamento del giardino ove si procedesse, scelta auspicabile, alla demolizione anche gli altri edifici privi di valore estetico e in pessime condizioni manutentive. Il recupero anche di tali spazi consentirebbe la collocazione di una tettoia, circolare o ad anfiteatro, ove richiesta dai cittadini. Si ritiene però fondamentale che tale struttura sia ben integrata nel paesaggio, rispettando l’armonia del giardino e del Casinò.

Tale struttura avrebbe inoltre, la funzione di meglio inglobare l’edificio che ospita attualmente il circolo pensionati e l’APT, che risulterebbe altrimenti poco coerente con il tessuto storico e architettonico in cui è inserita. L’eventuale realizzazione della tettoia, vista la posizione di pregio in cui verrebbe a collocarsi, dovrebbe prevedere uno studio sulla sua effettiva utilità e per creare continuità ed armonia con le scelte architettoniche fatte per i giardini centrali si suggerisce di riprendere la forma del chiosco ivi presente, ovviamente lasciandolo libero da pareti, ma con il posizionamento di panchine e di aiuole perimetrali che conducano lo sguardo alle architetture storiche e al verde.

Progetto-giardini-TAV3

Progetto-giardini-TAV4

VIALE DELLE PALME

Anche Viale delle Palme deve tornare al suo antico ruolo di piazza di passeggio, senza però toglierne il ruolo di luogo di aggregazione e di mercato.

Tale scopo si raggiunge con un censimento delle specie botaniche attualmente presenti, verificandone stato di salute e pregio. Si prevede la sostituzione delle piante danneggiate e la piantumazione di esemplari scelti da botanici specializzati nelle aiuole rimaste prive di vegetazione consona per il luogo.

Fondamentale sarà la scelta della pavimentazione che dovrà essere coerente con le scelte fatte in passato per la piazza e per i giardini centrali.

Corredare il Viale con pannelli che riportino la storia del luogo grazie anche al supporto di fotografie d’epoca, permetterà di valorizzare ulteriormente l’area aumentandone l’attrattività

Non si deve poi dimenticare l’importanza di lasciare l’area sgombera da mezzi privati, con la sola eccezione per mezzi commerciali autorizzati nelle giornate di mercato.

Durante tutte le fasi di ripristino del Viale si richiede la consulenza di botanici specializzati in giardini storici, per creare organicità e continuità con i giardini circostanti, sia dal punto di vista storico che paesaggistico e scientifico.

CONCLUSIONI

Il progetto nella sua totalità richiede dispendio di energie e costi, ma ad opere ultimate il bilancio tra costi e benefici risulterebbe di gran lunga positivo sia dal punto di vista economico che sociale. La realizzazione dei giardini storici e di Viale delle Palme costituirebbe un degno biglietto da visita per la città, contribuirebbe in maniera molto efficace a restituire vitalità al centro con conseguente beneficio di tutte le attività economiche presenti e durante tutto l’arco dell’anno. Non si deve poi tralasciare l’importanza che quest’opera avrebbe dal punto di vista scientifico, rafforzando la posizione di Arco all’interno del circuito del turismo verde e specifico degli amanti dei giardini.

Pubblicato da salvaguardiaolivaia

Il Comitato Salvaguardia dell'Olivaia nasce ad Arco nel 2013 e si interessa della salvaguardia del paesaggio nell'Alto Garda. E' composto da cittadini che pensano che l'ambiente altogardesano sia da preservare dalle colate di cemento e dall'eccessiva antropizzazione che lo minacciano fino a renderlo irriconoscibile. Così prezioso, così fragile!