Che fare per il Linfano? Decidiamolo insieme

Ciao a tutti,

ad alcuni durante i “presidi estivi in piazza” avevamo chiesto di lasciare gli indirizzi mail per fornire gli  aggiornamenti sugli sviluppi relativi all’area di proprietà Amsa di Linfano, attualmente agricola. Divulghiamo qui l’invito

Oggi vi scriviamo perché purtroppo non ci sono buone novità.

Ad agosto avevamo mostrato nelle nostre locandine quello che era un facsimile di villaggio turistico e centro commerciale che l’amministrazione comunale di Arco stava per approvare con volumi di 30.000 m³. Attraverso varie pressioni soprattutto della società civile, i volumi nei vari passaggi autorizzativi sono diventati c.a. 16.500 m³, ma il centro commerciale è rientrato dalla finestra prevedendo la facoltà per la Lild di spostarsi a nord con un aumento di volume del 10%, per un totale di c.a. 14.000 m³ (delibera Consiglio Comunale n. 50 del 18 settembre 2017 per la Variante al piano regolatore per le aree di Linfano).

Nel mese di ottobre la società Lidl spa (già presente nella zona in quanto affittuaria di un immobile a destinazione commerciale) è divenuta proprietaria di tutta l’area ex Oradini, della zona cioè a sud della strada statale SS240, e attraverso le sue osservazioni alla Variante, presentate il 3 novembre 2017, chiede al Comune di Arco al fine di spostarsi nella zona a nord della strada statale una superficie di almeno 9.000 m² al netto delle opere di urbanizzazione. La richiesta è corredata inoltre dalla domanda di aumento della Superficie Utile Netta esistente del 30%!!!

Tradotta in numeri si richiede un’area grande come un campo da calcio.

In pratica, se approvato, questo significherebbe costruire su territorio vergine, su terreno agricolo di pregio, nuovi fabbricati ad uso supermercato e parcheggio.

Se questo scambio dovesse avvenire, l’area ex-Oradini potrebbe avere due destini: essere bonificata, eliminando il costruito e riconsegnando ad area verde questa fascia lago oppure, ipotesi più probabile, essere oggetto dell’ennesima speculazione mantenendo le volumetrie esistenti.

Il risultato sarà di avere consumato suolo a nord della statale con nuove costruzioni e mantenuto il costruito a sud. Un’altra area coperta completamente dal cemento.

A questo punto ci rivolgiamo a tutti voi, a chi coglie l’importanza e l’irreversibilità delle scelte di costruire sugli ultimi suoli agricoli rimasti nella Busa per incontrarci e cercare idee e modi di agire coordinati, al fine di contrastare questo ennesimo fiume di cemento.

Vi aspettiamo in un momento di dibattito, confronto, brainstorming o quello che volete per parlare e capire come procedere. Appuntamento il 4/12/2017 casa sociale di Vigne ore 20,30.
Grazie

Il Comitato Salvaguardia Olivaia

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Pubblicato da salvaguardiaolivaia

Il Comitato Salvaguardia dell'Olivaia nasce ad Arco nel 2013 e si interessa della salvaguardia del paesaggio nell'Alto Garda. E' composto da cittadini che pensano che l'ambiente altogardesano sia da preservare dalle colate di cemento e dall'eccessiva antropizzazione che lo minacciano fino a renderlo irriconoscibile. Così prezioso, così fragile!