Il Comitato Salvaguardia Olivaia incontra la Tribù delle fratte di Mori

Arco, 06 gennaio 2017.

….un tuffo indietro nel tempo, questo è stato l’incontro con gli “Amici delle Frate” di Mori.
Tante persone attorno ad un improvvisato fornello a legna….quattro panchine…e tante  voci e tanti giovani e qualche anziano e tanti argomenti, di vita vissuta…di una strenua volontà di difesa della loro storia, di amore e rispetto per ciò che è stato e che, forse, non sarà più.
L’anziano dalle mani che sanno di zappa che sanno di antiche zolle di terra, lavorata da suo nonno, da suo padre, da lui, sin da bambino, che coglie il pericolo di perdere una parte importante del suo vissuto perché:
“…è vegnù uno che ha studià e l’ha dit che bisògna bater zo le frate vècie…e no gh’è storie che tègna!”
Giovani attorno a quel “vecchio” dalla voce rotta a rincuorarlo, la sua lotta è la loro per difendere lui e se stessi dall’arroganza d’un potere che non può ammettere d’avere sbagliato….giustissimo intervenire innanzi ad un pericolo per la comunità…quel masso posto lassù incombe come una spada, di Damocle…tutti desiderano la sicurezza, che diamine!
Ma se tutta questa gente non è convinta, se fa un presidio e si batte, vuol dire che il potere non si è fatto capire, vuol dire che c’è ancora un passo: convincere le persone. Fa parte della democrazia, che non è solo un voto…una volta ogni tanto.
Ce l’ha detto anche il magistrato Profitti a novembre, ad Arco: “…le decisioni devono essere partecipate…” e allora, se gli “Amici delle Frate” esponendosi con coraggio ed in prima persona, sono riusciti a presentare progetti alternativi al contestatissimo vallo tomo che porterebbe all’eliminazione di fatto del loro storico ambiente…perché non ascoltarli!
Quel dialogare attorno al tepore di quella stufa a legna ci ha riscaldato il cuore, quella partecipazione “dal basso” ci ha fatto capire quanto “la gente” sia importante, quanto sia importante far sentire la propria libera voce in un momento ove la società tende a chiudersi su se stessa in difesa, solo, del proprio “particolare”.
Grazie “Amici delle Frate”, facciamo nostro il vostro coraggio.

Pubblicato da salvaguardiaolivaia

Il Comitato Salvaguardia dell'Olivaia nasce ad Arco nel 2013 e si interessa della salvaguardia del paesaggio nell'Alto Garda. E' composto da cittadini che pensano che l'ambiente altogardesano sia da preservare dalle colate di cemento e dall'eccessiva antropizzazione che lo minacciano fino a renderlo irriconoscibile. Così prezioso, così fragile!